Il “sentiero delle vasche” è un bellissimo itinerario che da Valmadrera permette di visitare uno degli angoli più suggestivi e caratteristici della Brianza. Si tratta infatti di una vera e propria risalita lungo la forra del torrente Inferno, con numerosi passaggi e attraversamenti su roccia, che richiedono attenzione, calzature adatte, e soprattutto equilibrio.
Tutti i passaggi più impegnativi sono attrezzati con catene e staffe, e in alcuni casi veri e propri gradini sono stati scavati direttamente nella roccia. Il consiglio è quello di percorrere tale itinerario inizialmente in autonomia, e di valutare a ragion veduta ed in base alla propria preparazione la possibilità di percorrerlo con i propri figli. In questo caso, il divertimento per loro sarà assicurato, ma a patto che per voi sia poco più di una semplice passeggiata e che siate preparati a fornire loro un aiuto nei punti più difficoltosi. Per i bambini sarà sicuramente un’occasione stimolante ed appassionante che li condurrà verso la loro prima “via ferrata”.
Si parte da Valmadrera raggiungendo in auto Via della Pace dove è possibile parcheggiare; si supera un piccolo cancello seguendo la sinistra idrografica del torrente. Si attraversa un piccolo ponte in ferro e si sale lungo la scalinata che in breve conduce alla mulattiera che termina presso il santuario di San Martino (m 320).
Poco prima di raggiungere la chiesa, si nota alla propria destra l’inizio di un sentiero che poco oltre viene indicato grazie ad un palo segnavia. Si seguono le indicazioni che in breve conducono verso il greto del torrente e che portano ad affrontare il tratto più caratteristico del percorso. In un attimo si viene catapultati in un ambiente entusiasmante e che profuma di avventura.
Si sale lungo i fianchi grazie ad alcuni gradini intagliati nelle rocce e si guada più volte il torrente incontrando alcuni vecchi tubi completamente arrugginiti ed ormai in disuso.
Raggiunta una vasca formata grazie ad una piccola diga in cemento, si abbandona il torrente per affrontare prima un tratto in divertente arrampicata e poi un piccolo traverso: una catena, oltre a renderne più sicura la percorrenza, offrirà la possibilità di “moschettonare” la propria imbragatura e fare una piccola esercitazione di “progressione in via ferrata”.
Dopo questo primo tratto un po’ impegnativo, si ritorna nei pressi del torrente e superato ancora qualche guado si arriva al primo vero ostacolo del nostro itinerario: un grosso masso incastrato tra le rocce che si supera con un po’ di trazione sulla catena. In questo punto il fondo potrebbe essere piuttosto scivoloso a causa dell’acqua e si raccomanda particolare attenzione.
Superato l’ostacolo e ripreso il percorso a zig-zag che risale il torrente, si incontra il secondo ed ultimo ostacolo rappresentato ancora una volta da un grosso masso granitico che si supera con l’aiuto di una staffa ed una catena, seguito da un traverso di pochi metri che passa proprio sopra il fiume.
Ancora qualche piccolo salto tra le rocce e l’acqua del torrente che scorre all’impazzata e si raggiunge l’ultima pozza nei pressi di una radura. Ignorato un sentiero che giunge da destra, si attraversa il torrente e si sale abbandonando lo stesso.
All’incrocio col sentiero n. 5 si svolta a destra e si prende il sentiero che conduce in località San Tomaso (m 580).
La discesa si compie lungo il sentiero che parte alle spalle della piccola chiesetta e che permette di ritornare al parcheggio percorrendo senza difficoltà il sentiero n. 3.

Per scaricare la traccia GPS dell’itinerario collegati a www.simand.it

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