Insieme alla “sorella maggiore” Grigna settentrionale, la Grigna Meridionale, o più comunemente Grignetta, è uno dei luoghi simbolo di tutte le Prealpi lombarde, teatro con le sue guglie e pareti di imprese alpinistiche di nomi famosi, da Cassin a Bonatti a molti altri.
Il paesaggio offerto dalla Grignetta è dolomitico, fatto di pareti, canaloni e torrioni sui quali si snodano molti itinerari alpinistici, alcuni di difficoltà non banale, ma si può giungere sulla sua cima anche con un itinerario prettamente escursionistico, che vi proponiamo: la Cresta Cermenati
costituisce la “via normale” per la Grignetta, ma va affrontata comunque con una certa preparazione e allenamento; pur essendo un sentiero, è sempre piuttosto ripido (in alcuni punti molto ripido!), anche se mai pericolosamente esposto, e in alcuni tratti presenta roccette e sfasciumi piuttosto faticosi, oltre a presentare un dislivello che richiede un po’ di allenamento. E’ però alla portata di tutti, e certamente sarà un bell’obiettivo da raggiungere anche per i bambini, che potranno calcare una cima “vera”, con un panorama straordinario.
Il punto di partenza è lo storico rifugio Carlo Porta (m 1426), raggiungibile dai Piani dei Resinelli a piedi in un quarto d’ora circa, ma se giungete in auto potete proseguire lungo la via Carlo Mauri fino a poco dopo il rifugio Soldanella, appena sotto il rifugio, risparmiando così una cinquantina di metri di dislivello.
Alle spalle del rifugio Porta, si inizia a salire dolcemente nel bosco fino a che la vegetazione si dirada, iniziando a inerpicarsi con ampi tornanti sul costone erboso della Cresta Cermenati: il sentiero, sempre molto evidente, risale spesso lungo la linea di massima pendenza. Dopo il bivio per il sentiero per la Direttissima, che si lascia a sinistra, si supera un breve traverso leggermente esposto, protetto con una catena e si continua a risalire con percorso molto ripido.
La vista molto aperta sulla pianura invita a qualche sosta, necessaria a riprendere fiato, mentre si risale prima in un canale e poi proprio sul filo dell’ampia cresta: dove è possibile il sentiero zigzaga alternando tratti scavati nel prato ad altri dal fondo più sassoso.
Dopo circa 45/50 minuti, si lascia sulla destra il sentiero per i Torrioni Magnaghi e la Cresta Sinigaglia e si prosegue dritto per la Cresta Cermenati, per arrivare infine dopo ancora un’ora circa alla base del canale ghiaioso che si intravedeva già dal basso, dove troviamo a sinistra le indicazioni per il Sentiero Cecilia. Si affronta quest’ultimo tratto di salita per roccette (non pericolose, solo fare attenzione a non muovere sassi) e tracce di sentiero, per giungere infine ad un colletto proprio sotto la cima, dove la vista si apre improvvisamente sul versante opposto, sul Grignone e il lago sottostante.
Si supera quindi una paretina rocciosa aiutati da una catena e si raggiunge in 10 minuti l’ampia anticima, per poi passare con un aereo sentierino alla cima vera e propria (m 2184, 2 ore e mezza), dove troviamo la croce di vetta e il Bivacco Ferrario che sembra proprio una astronave per la sua forma simile ai moduli lunari, di cui i bambini potranno fantasticare…
Prima di affrontare con attenzione la discesa (per la via di salita) potrete ammirare un panorama davvero notevole, che nelle giornate più limpide spazierà dalla pianura all’intero arco alpino!
Per scaricare la traccia GPS dell’itinerario collegati a www.simand.it
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