Ecco un itinerario davvero “4 stagioni”: l’escursione al lago Palù merita in primavera, quando le pendici del Sasso Nero si coprono di rododendri, in estate, quando dagli assolati prati dell’alpe Palù si passa alla frescura del bosco (o alle acque gelide del lago!), d’inverno, quando la magia della neve avvolge la pineta, o ancora in autunno, quando il bosco si colora delle chiazze arancioni dei larici, a contrastare il verde scuro degli abeti o il bianco delle prime nevicate…
Una meta classica della Valmalenco, raggiungibile molto facilmente grazie alle strade di accesso in estate e agli impianti in inverno: in questa stagione è anche possibile raggiungerlo in pochi minuti a piedi, in leggera discesa, dalle piste del Palù, ma ci si può arrivare con più soddisfazione seguendo la mulattiera che sale da San Giuseppe e i Barchi. Si accede da San Giuseppe, proseguendo in direzione della seggiovia: in estate è possibile continuare in auto sulla strada che sale ai Barchi, parcheggiando poi lungo quella che d’inverno è la pista da sci, presso il ristoro Barchi; in inverno invece è necessario lasciare l’auto nel parcheggio della seggiovia, e raggiungere i Barchi seguendo a piedi la strada che lambisce le piste, eventualmente tagliando i tornanti con qualche scorciatoia. Giunti ai Barchi, si prosegue alle spalle del rifugio per qualche decina di metri, lungo la pista azzurra, fino ad imboccare la stradina che si inoltra a sinistra nel bosco (cartelli per Lago Palù): si sale quindi in una bellissima pineta, con tratti più ripidi alternati ad altri di minore impegno; il percorso è arricchito anche da un itinerario botanico, che suggerisce la varietà delle specie di alberi presenti in zona.
Dopo un’ultima salita, si giunge ad una baita e poco dopo alle sponde del lago Palù (m 1921, meno di un’ora dai Barchi, 1,30 ore da San Giuseppe). A questo punto possiamo costeggiare il lago passando accanto al Rifugio Palù e magari spingerci, con poche decine di metri di salita, fino all’Alpe Roggione (m 2019), per ridiscendere dalla parte opposta del lago, oppure puntare a destra e portarci verso l’area degli impianti sciistici, sui prati a sud del lago: poco oltre la partenza della seggiovia del Monte Motta troveremo ad accoglierci l’agriturismo Malga Rundai, attivo tutto l’anno, con prodotti tipici e ristoro a pranzo e cena.
In estate, i più allenati potranno spingersi, seguendo le indicazioni o le piste da sci, fino alla cima del Monte Motta (m 2336, 1,30 ore dal lago), per una vista imperdibile a 360°: ai nostri piedi si stende tutta la bassa Valmalenco mentre verso nord la vista spazia fino alla vetta del Pizzo Bernina.
Un’altra possibilità (sempre esclusivamente nella stagione estiva) è percorrere il “periplo” del Monte Roggione, portandosi, oltre l’Alpe Roggione, ai 2203 metri del Bocchel del Torno, per poi fare ritorno con un percorso panoramico sulla conca di Franscia e sul Pizzo Scalino, verso l’Alpe Campolungo (m 2113) e di lì, per il Passo di Campolungo (m 2170), di nuovo all’Alpe Palù e al lago. Il ritorno in estate si compie per la medesima via di salita, mentre in inverno c’è la possibilità di scendere con gli impianti fino a San Giuseppe: la seggiovia effettua infatti servizio in discesa anche per i pedoni.